La Narrazione di SAN POTITO MARTIRE . . .
San Potito è il Patrono principale di ASCOLI SATRIANO e della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano.
Ad Ascoli Satriano è presente una chiesa intitolata al Santo, invece nella Concattedrale della Città è conservato un busto di San Potito in argento che conserva una sua ulna.
Ad Ascoli Satriano viene festeggiato il 14 Gennaio, e dal 18 al 20 Agosto per consentire a chi non può assistere alla celebrazione di gennaio.
Il busto del Santo viene portato in processione per le vie del paese e poi riportato in cattedrale e nella piazza di fianco ad essa si brucia il cosiddetto "ciuccio".
La leggenda narra che un mulattiere di Tricarico si dirigeva verso Ascoli Satriano, sul tratturo Palmo-Palazzo d'Ascoli-Foggia e il torrente Carapelle.
Nella sua carovana vi era un asino che stanco per il lungo viaggio e per il pesante carico che trasportava, affondò nei fanghi della mefite da dove non poté in alcun modo essere tirato fuori.
Il mulattiere spostò il carico di merci sulla soma di un'altra bestia e, senza perdere tempo, soppresse il povero asino sul posto.
Da buon commerciante, ebbe cura di scuoiarlo per vendere la sua pelle.
Prima di rimettersi in cammino, rivolse una preghiera a San Potito, che si diceva martirizzato in quella località.

SAN POTITO MARTIRE.
Percorso un tratto di strada, il mulattiere sentì i ragli lamentosi del suo asino. Impressionato dal fenomeno tornò indietro e vide la bestia scuoiata venirgli incontro. Felice del recupero della bestia, le rimise addosso la pelle ma a rovescio.
L'asino, così conciato, lo guidò nuovamente sulla mefite, dove era risorto miracolosamente.
Tornato in quel posto il mulattiere, convinto di trovarsi di fronte a un evento straordinario, prese a scavare, pregando, tra i fanghi della mefite, dai quali affiorò il corpo intatto di un adolescente.
Certo di aver scoperto il corpo di San Potito, il mulattiere compose degnamente le sacre spoglie e per commemorare l'evento prodigioso, gli ascolani presero a recarsi in pellegrinaggio sul luogo del martirio del loro Santo.
IL MONUMENTO
Alcune notizie Storiche in merito al Nostro Monumento ai Caduti ubicato presso Piazza Giovanni Paolo II. Il Monumento venne inaugurato nel 1925. Tuttavia l’epigrafe dedicatoria riporta la data del 1922. Il gruppo bronzeo venne plasmato dallo scultore bolognese Giulio Barberi. La cancellata in ferro battuto venne disegnata da Francesco Merola e realizzata da un gruppo di artigiani locali: Antonio Iazzetti, Michele Cefano, Potito Malchiarella e Pasquale Mastracchio. Le opere in marmo ed in pietra furono eseguite dal maestro scappellino Gerardo Santoro, ach'egli di Ascoli Satriano.
Curiosità: l'ultimo blocco in marmo dell'obelisco è leggermente spostato a seguito del terremoto del 1930.
Dalla Pagina FB di : Potito Moscato Principe